PETALI e altri racconti scomodi

Giovedì 11 aprile alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Guadalupe Nettel presenta, nel giorno di uscita, il suo nuovo libro
PETALI e altri racconti scomodi
(La Nuova Frontiera)

con Nettel dialoga Adrian J. Saez

“Al mattino prima di andare al lavoro e la sera prima di dormire, a Midori veniva voglia di fare l’amore, cosa che naturalmente irritava la mia natura di cactus.”

In Petali e altri racconti scomodi cogliamo l’attimo, che spesso riassume una vita, in cui i protagonisti scoprono ciò che potrebbero essere, o forse, ciò che non oseranno essere mai. Davanti ai nostri occhi, scorrono storie che ci appaiono nella loro più sconcertante intimità, come immagini proiettate con nettezza su una lastra radiografica. Un giovane fotografo parigino ritrae solo le palpebre di donne che stanno per sottomettersi a una chirurgia plastica; un impiegato giapponese scopre la sua strana affinità con i cactus, una modella lotta contro un tic che si porta dentro dall’infanzia, un’adolescente cerca in un’isola tropicale la Vera Solitudine, un collezionista di odori insegue la sua margherita nei bagni per signore. Maniacali, eccentrici o semplicemente troppo umani, i protagonisti di questi racconti a volte sembrano opporsi alla loro alterità, altre volte si abbandonano al loro amaro desiderio, portando però sempre su di loro l’oscuro fascino dell’anomalia. Perché, come sembra suggerirci l’autrice, è proprio in questa zona grigia, al confine tra l’armonia e la deformità, che risiede la vera bellezza.

Guadalupe Nettel è nata a Città del Messico nel 1973. Nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il premio franco-messicano Antonin Artaud (2008), il premio tedesco Anna Seghers (2009) e il Premio de narrativa breve Ribera del Duero (2013) per la raccolta di racconti Bestiario sentimentale. In Italia ha già pubblicato con Einaudi due romanzi: Il corpo in cui sono nata e Quando finisce l’inverno.

INGRESSO LIBERO
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La strana storia dell’Isola Panorama

Lunedì 27 maggio alle ore 20
alla libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

La strana storia dell’Isola Panorama
di Edogawa Ranpo

In occasione della pubblicazione di “La strana storia dell’Isola Panorama” di Edogawa Ranpo, uno dei più importanti maestri della narrativa noir e d’investigazione giapponese (Marsilio), ne parlano con il curatore Alberto ZanonatoLuisa Bienati e Chiara Valerio.

“Persino tra gli stessi abitanti della prefettura di M., probabilmente sono in molti a non essersene mai accorti. All’estremità meridionale del distretto di S., proprio dove la baia di I. si affaccia sull’Oceano Pacifico, si trova una piccola isola del diametro di meno di due ri, che emerge dall’acqua come un manju verde rovesciato, separata da tutte le altre. Ormai è considerata praticamente un’isola deserta…”

La strana storia dell’Isola Panorama è un romanzo mystery che ben esemplifica le caratteristiche che hanno reso Edogawa Ranpo un luminare di questo genere letterario. Il protagonista, Hitomi Hirosuke, è un eccentrico trentenne squattrinato con velleità artistiche che vive di espedienti e coltiva la bizzarra utopia di creare un paradiso terrestre. Un giorno gli si presenta inaspettatamente l’occasione di mettere in atto il proprio piano poiché viene a sapere che un suo compagno dei tempi dell’università, un ricco possidente a cui per uno strano scherzo del destino assomiglia in maniera impressionante, è venuto recentemente a mancare in seguito a una crisi epilettica. Hirosuke gli si sostituirà convincendo tutti di essere stato vittima di una sepoltura prematura – errore frequente nel caso di persone affette da epilessia…

Edogawa Ranpo, nom de plume di Hirai Tarō, è stato uno dei più rappresentativi e prolifici scrittori di detective stories giapponesi. Vissuto tra il 1894 e il 1965, debutta nel 1923 sulle pagine della rivista «Shinseinen» (Gioventù nuova) scegliendo uno pseudonimo che nella pronuncia giapponese richiama il nome di Edgar Allan Poe, uno dei suoi punti di riferimento letterari. Negli anni successivi scriverà più di cento opere tra racconti brevi e romanzi, fra cui La moneta da due sen, Il delitto della salita D. e La belva nell’ombra. Maestro del genere mystery e poliziesco, i temi principali intorno a cui è imperniata la sua poetica sono la problematizzazione del concetto di identità e il disagio indotto dalla modernizzazione e dal nuovo stile di vita metropolitano, intrisi di un’estetica decadentista macabra e grottesca.

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Lo stato delle città

Giovedì 30 maggio alle ore 20
alla libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Lo stato delle città (Monitor)
presentazione della rivista

con Stefano Portelli in dialogo con Valentina Bonifacio (antropologa) e Caterina Borelli

Stefano Portelli, antropologo e attivista, ha vissuto molti anni in un quartiere della periferia di Barcellona opponendosi alla demolizione, esperienza da cui ha tratto il libro “La città orizzontale”, pubblicato da Napoli MONiTOR. Redattore della rivista “Lo stato delle città” e ricercatore postdoc, si occupa degli effetti degli sfratti e dei trasferimenti di massa sulla vita sociale della comunità urbane.

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Storiemigranti

Mercoledì 12 giugno alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Storiemigranti (Feltrinelli Comics)
di e con Sio e Nicola Bernardi

Durante la serata sarà presente Mediterrane Venezia e sarà possibile contribuire a Mediterranea Saving Humans.

In un momento storico in cui le parole “Immigrato”, “Richiedente Asilo” e “Clandestino” vengono sbandierate quotidianamente, sembriamo sempre più dimenticarci che quando si tratta l’argomento immigrazione nei discorsi, che siano in televisione o al bar, non stiamo parlando di numeri, ma di persone. Sio e Nicola Bernardi, in collaborazione con il Centro di Solidarietà L’Ancora di Sanremo, sono andati nei centri di accoglienza straordinaria dell’Imperiese a scoprire le storie dei migranti ospitati. Raccontate fra ritratti e fumetti, 32 storie normali, di vita vissuta e quotidiana, che non vogliono volgere lo sguardo verso il viaggio, ma che ci ricordano che tutte le volte che sentiamo parlare di cento persone in una barca al largo delle nostre coste, stiamo parlando di tutti noi.

Sio è il fumettista italiano più seguito sui social. Laureato in Lingue orientali, ha vissuto per due anni a Sapporo, in Giappone. Il suo canale YouTube, Scottecs, conta oltre un milione e mezzo di iscritti e i suoi video hanno ottenuto più di 200 milioni di visualizzazioni. La pagina Facebook di Scottecs è seguita da oltre 600mila utenti. Sio è ideatore e autore della rivista “Scottecs Megazine” e di vari libri, che raccolgono i suoi fumetti. Ha realizzato anche diversi videoclip, fra cui Luigi il pugilista di Elio e le Storie Tese, e ha prestato la sua voce per il doppiaggio della miniserie tv Over the Garden Wall. è inoltre sceneggiatore per “Topolino”. Per Feltrinelli ha pubblicato Le entusiasmanti avventure di Max Middlestone e del suo cane alto trecento metri (con Tito Faraci, 2016; nuova edizione, 2018), Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne (con Tito Faraci, 2018) e Storiemigranti (2019; con Nicola Bernardi).

Nicola Bernardi (Casale Monferrato, 1988) è un fotografo innamorato del genere umano e con una spaventosa necessità di raccontare storie attraverso le sue immagini. Dopo essersi laureato in Lingue orientali a Venezia, si è trasferito per qualche anno a Sapporo, dove ha iniziato la sua carriera nella fotografia. È ritornato in Giappone nel 2014 con “Sio”, in bici, per il progetto Uncommon:Wheels,- che nel 2016 è diventato un libro. Dal 2014 al 2017 ha vissuto a Melbourne, ora si trova a Milano, dopo aver attraversato il Circolo polare artico in bici per il progetto unCOMMON:Arctic. Ha lavorato in Etiopia come primo assistente di Steve McCurry per il Calendario Lavazza 2014, oltre che con Eolo Perfido e Susi Belianska. Le foto di Bernardi sono state esposte a Nuova Delhi, Sidney, New York. È brand ambassador di Wacom e ha lavorato con brand prestigiosi quali Martini, Specialized, Cinelli, Wacom ed AirBnB. Per Feltrinelli Comics ha pubblicato Storiemigranti (2019; con Sio).

 

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Il contrario della nostalgia

Finalmente torniamo in America America!

Lunedì 17 giugno alle ore 20
alla libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Il contrario della nostalgia (Minimum Fax)
di e con Sara Taylor

con Sara Taylor dialoga Gianni Montieri
traduzione consecutiva di Barbara Del Mercato

Alex ha tredici anni quando una notte sua madre decide di partire all’improvviso, portando con sé soltanto uno zaino che sembra aver pronto da sempre. Nel giro di pochi minuti, la sua esistenza verrà irrimediabilmente rivoluzionata: si ritrova in macchina, con niente da mettersi a parte i vestiti con cui ha dormito e senza la minima idea di dove sua madre abbia intenzione di andare. Comincia così un viaggio interminabile – Virginia, Michigan, Texas, California – che ripercorre le tappe dell’inquieta vita di sua madre: i genitori immigrati dalla Sicilia, l’infanzia e l’adolescenza trascorse tra orfanotrofi e famiglie d’affido, le donne che ha amato che per qualche ragione si chiamavano tutte Laura. Fra la strada e i motel, nella strana sospensione data dal costante movimento in avanti, Alex – che fin dalla più tenera età si rifiuta di assumere un’identità di genere, di essere maschio o femmina – imparerà a conoscersi e a conoscere sua madre e scoprirà che l’irrequietezza non è necessariamente un peccato, che ci sono cose a cui è impossibile dare un nome e storie che, per quanto lo si desideri, è impossibile raccontare. E che forse, in fondo, va bene così. Sara Taylor fa i conti con le questioni dell’autodeterminazione, dell’identità e della libertà in un libro che è a metà strada tra un classico road movie, una saga familiare e un inedito romanzo di formazione: doloroso, struggente, tenero ed esilarante, impossibile da dimenticare.

Sara Taylor, nata nella Virginia rurale dove ambienta le sue storie, si è diplomata al college, ha aperto una caffetteria e ha completato a sua formazione con un Master of Education presso la University of East Anglia. Tutto il nostro sangue è il suo primo romanzo.

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Il solco

Lunedì 21 ottobre alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Il solco
(L’Orma Editore)
di e con Valérie Manteau

con Valerie Manteau dialoga Vera Costantini
traduzione consecutiva di Marco Lapenna

L’incontro fa parte di #versoFBF, il ciclo di appuntamenti dedicati ai libri sui femminismi che ci accompagneranno verso l’edizione veneziana di #FeministBookFortnight 2020.

Seguite anche gli altri due incontri della tre giorni #versoFBF
Marina Garcés con Il nuovo illuminismo radicale – domenica 20 ottobre alle 20
Eva Baltasar con Permafrost – martedì 22 ottobre alle 20

Il libro
Istanbul è in ginocchio ma non si arrende. L’ondata di repressione del 2016 ha lasciato una scia di migliaia di arresti, sfigurando il volto più vivace della città, mutilando il movi- mento rivoluzionario che era esploso tre anni prima nella protesta di Gezi Park. Eppure la scintilla non è spenta: una miccia, un filo ros- so attraversa ancora le redazioni semiclandestine dei giornali satirici, i caffè occupati, i quartieri dell’una e dell’altra riva del Bosforo. Alla ricerca di quel filo si lancia una scrittrice francese, tornata in Turchia per sottrarsi all’angoscia del mondo e ritrovare un amore sfuggente. La città le si spalanca davanti con le sue notti caotiche, dove è così facile perdersi per chi sta cercando di dimenticare. È allora che si imbatte in un nome, Hrant Dink, il grande giornalista e intellettuale armeno – fondatore del settimanale Agos («Il solco») – assassinato nel 2007 da un giovane nazionalista turco. Finalmente la storia che stava cercando. Il solco è un romanzo-reportage di attualità bruciante. Minacciati da un potere sempre più illiberale, i protagonisti della disobbedienza turca, da Aslı Erdogan a Ece Temelkuran passando per Necmiye Alpay, emergono in tutta la loro realtà esemplare e dolente. Ed è così che la storia d’amore si dissolve in una storia di donne e uomini costretti a vivere – secondo una celebre metafora dello stesso Dink – nell’«inquietudine della colomba» che teme a ogni passo di essere ingabbiata.

Valérie Manteau
scrittrice e giornalista, Valérie Manteau (1985) ha collaborato dal 2009 al 2013 alla redazione di Charlie Hebdo. Si è trasferita a Istanbul dopo un periodo al Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia. Il solco è il romanzo che l’ha consacrata: pubblicato da un piccolo editore indipendente, si è affermato in breve tempo come caso letterario, conquistando i lettori e la critica fino ad aggiudicarsi, a sorpresa, il prestigioso premio Renaudot.

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Le bambinacce

Giovedì 31 ottobre alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Le bambinacce

(Feltrinelli)
di e con Veronica Raimo e Marco Rossari
e con Elena Stancanelli

Nella sera di Halloween da quale bambinaccia vi travestirete?

L’incontro fa parte di #versoFBF, il ciclo di appuntamenti dedicati ai libri sui femminismi che ci accompagneranno verso l’edizione veneziana di #FeministBookFortnight 2020.

Il libro

“C’era una bambina / che aveva scoperto / di avere una cosa / tra le gambe, / sotto le mutande”.

Inizia così il primo di questi cinquanta giocosi e stralunati componimenti in versi, ciascuno dei quali intitolato a una “bambinaccia” che fa o è qualcosa di ogni volta diverso, ma che soprattutto pensa e immagina il sesso (ad esempio, per l’appunto, La bambina che aveva scoperto una cosa, oppure La bambina che odiava i tabù, La bambina che era sempre bagnata e così via). In scena, tra le screziature, vediamo emergere i ritratti di una femminilità forte, vitale e complessa, sicura di sé, irriverente alle norme sociali e disinibita. Una rappresentazione inedita, almeno in Italia, dove i discorsi – anche letterari – sull’empowerment delle donne si scontrano con una fortissima resistenza sociale. Attraverso la leggerezza del dettato e la sua qualità letteraria – che rende la lettura facilmente accessibile ed estremamente piacevole –, Raimo e Rossari mettono a segno un’intelligente, felice, provocazione culturale. E scrivono a quattro mani un’opera che mescola il piacere, il desiderio, la malinconia, la curiosità. E così racconta l’amore, ma anche l’incertezza, l’autolesionismo, l’omosessualità, il travestitismo, la promiscuità, perfino i filmini messi in rete a rovinare le ragazze, e anche il metafisico. Tutto fatato e stravolto, ma pure godibile e comico. A fare da contrappunto, una dozzina di immagini in bianco e nero continuano il raffinato, impertinente, gioco letterario.

Veronica Raimo

(Roma, 1978) ha pubblicato i romanzi: “Il dolore secondo Matteo” (minimum fax, 2007), “Tutte le feste di domani” (Rizzoli, 2013) e “Miden” (Mondadori, 2018), tradotto in Usa, UK e Francia. In Germania è uscita la raccolta di racconti “Eines Tages alles dir (2017). Suoi racconti sono apparsi su riviste e antologie. Nel 2012 ha scritto la sceneggiatura del film “Bella addormentata” di Marco Bellocchio. Collabora con “TTL”, “Robinson”, “Rivista Studio” e “L’Espresso”. Traduce dall’inglese.

Marco Rossari

(Milano, 1973) è scrittore e traduttore. I suoi libri più recenti sono: “L’unico scrittore buono è quello morto” (e/o, 2012), “Le cento vite di Nemesio” (e/o, 2016; selezione Premio Strega), “Bob Dylan. Il fantasma dell’elettricità” (Add, 2017), “Nel cuore della notte” (Einaudi, 2018). Ha curato l’antologia “Racconti da ridere” (Einaudi, 2017). Collabora con “Vanity Fair”, “Rivista Studio” e “D di Repubblica”. Insegna alla Scuola Belleville di Milano.

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Permafrost

Martedì 22 ottobre alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di Campo S. Margherita

Permafrost

(Nottetempo)
di e con Eva Baltasar

con Eva Baltasar dialoga Elena Stancanelli
traduzione consecutiva di Paula Marqués Hernández

L’incontro fa parte di #versoFBF, il ciclo di appuntamenti dedicati ai libri sui femminismi che ci accompagneranno verso l’edizione veneziana di #FeministBookFortnight 2020.

Seguite anche gli altri due incontri della tre giorni #versoFBF

Marina Garcés con Il nuovo illuminismo radicale – domenica 20 ottobre alle 20
Valérie Manteau con Il solco – martedì 22 ottobre alle 20

“È ovvio che non fai bene a sposarti con un tipo se preferiresti infilare la testa nelle scollature delle donne che vedi in metropolitana!”

Il libro

A Barcellona una donna di quarant’anni racconta in prima persona la sua vita attraverso memorie intime dalla prima infanzia al presente. Cresciuta in una famiglia borghese con genitori oppressivi e con una sorella sempre sorridente grazie ai farmaci e a una vita “normale”, studia Storia dell’Arte per poi vivacchiare di giornalismo ed espedienti. Costantemente in bilico tra amore, in particolare quello travolgente e violento per Roxanne, e morte, i delicati frammenti dell’esistenza della donna sono scanditi da maldestri tentativi di suicidio, raccontati con disincanto e fredda ironia. Il permafrost, lo strato di ghiaccio permanente, è quello che copre la vita e l’intimità di una persona che racconta con onestà e coraggio i tentativi di spezzare le false verità del mondo che la circonda. Permafrost è il bruciante racconto di un’esistenza diversa, attraente e selvatica, narrato con voce unica, ricca e sfacciatamente femminile.

Eva Baltasar

è una poetessa e scrittrice catalana. Permafrost, vincitore nel 2018 del Premio Librai Catalani, è il suo primo romanzo ed è stato tradotto in spagnolo da Penguin Random House.

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Lezioni di Anarchia

Tom dice a Jerry: «Vuoi fare a pugni? Passa questa linea!»
E Jerry lo fa.
«Adesso -esclama Tom- stai dalla mia parte!»

-Paul Goodman-

Domenica 29 Settembre alle ore 19 presenteremo alla Libreria MarcoPolo Lezioni di anarchia, progetto nato dagli incontri realmente avvenuti in Edicola 518.
Pubblicato da Emergenze publishing ed Elèuthera editrice.

Con la partecipazione di: Antonio Brizioli -curatore- e Francesco Codello -autore-.

L’anarchia è un sapere polifonico, plurale, ricco e soprattutto estremamente attuale. Così abbiamo pensato che questo fitto insieme di pratiche e teorie potesse contenere gli strumenti per affrontare (non dico risolvere!) le urgenti questioni di un presente sempre più diffusamente avvertito come insoddisfacente. Viviamo un tempo ricco di licenze e povero di libertà, in cui tutto si può comprare, anche il diritto di “essere contro”, purché si abdichi in partenza alla pretesa di rimettere in discussione il nostro modo di pensare e vivere con gli altri.

Abbiamo pensato che la nostra piazza (un bel giardino all’aperto di fronte a Edicola 518, con una deliziosa fontana) potesse essere il luogo giusto per sottrarsi ai ritmi accelerati della contemporaneità e fermarsi a dibattere sui grandi temi della vita di ciascuno, rinunciando ad ogni sapere pregresso e provando a tornare alla radice: per capire i processi storici e mettere tutto in discussione.

Siamo partiti da 4 tematiche che più di tutte riguardano le nostre vite e tormentano la nostra quotidianità ed abbiamo scelto di affidarne ciascuna ad un modesto professore. Modesto perché privo di verità e carico di dubbi da condividere.
Il lavoro a Stefano Boni, l’educazione a Francesco Codello, l’autogestione a Toni Senta e la democrazia a Lorenzo Pezzica. Con loro abbiamo intrapreso quattro discorsi belli e articolati, proseguiti in dialoghi a cena, dopo cena e nei mesi successivi. Le sbobinature degli incontri hanno fornito la base a questo testo, che si arricchisce di apparati, approfondimenti, bibliografie e annotazioni aggiunte nei mesi successivi. Per più di anno questo è stato il nostro quaderno. Ora lo condividiamo con voi perché possiate aggiungere i vostri appunti.

Non mancate!

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Chiamami col mio nome

Sabato 28 settembre alle ore 20
alla Libreria MarcoPolo di S. Margherita

Chiamami col mio nome
antologia poetica di donne
(La Vita Felice)
a cura di e con Anna Toscano

Con Anna Toscano dialoga Tiziana Plebani

L’incontro fa parte di #versoFBF, il ciclo di appuntamenti dedicati ai libri sui femminismi che ci accompagneranno verso l’edizione veneziana di #FeministBookFortnight 2020.

Lalla Romano e le parole come casa

Se cerco parole

Non pensare se cerco parole
che voglia nutrirmi di vento

un dono di giuste parole
incorruttibile come la musica

dolce come la casa
triste come l’infanzia
paziente come il tempo.

IL LIBRO
Le 50 poesie raccolte in quest’antologia sono un’esperienza di lettura. Anna Toscano le ha scelte per disparati motivi, alcune provengono da antichi amori letterari, altre da recenti scoperte che hanno appiccato una passione immediata, altre ancora da predilizioni di amiche e amici; in generale sono il frutto di una quantità spropositata di letture.

Agota Kristof, Amelia Rosselli, Anne Sexton, Carol Ann Duffy, Goliarda Sapienza, Grace Paley per citarne solo alcune, sono presentate con una poesia scelta tra tutti i loro testi, una summa di tutti i loro scritti, che ne racchiude temi e stile.

La selezione è nata dal progetto “Venerdì in versi”, una rubrica per le pagine web della testata “La rivista intelligente”.

ANNA TOSCANO
vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate, tra cui Il Sole24 Ore e Doppiozero. Sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, La Vita Felice 2018, preceduta da Una telefonata di mattina, 2016, Doso la polvere, 2012; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua la curatela di cataloghi e libri. Ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Virgole di poesia per Radio Ca’ Foscari e i suoi racconti sui luoghi del cuore per Le Meraviglie di Rai Radio 3. Ha collaborato con varie scuole di scrittura e ha fondato “Lo Squero della parola”, laboratorio di scrittura. Come fotografa suoi scatti sono apparsi in riviste, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna Voce di Goliarda Sapienza”.

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